FATTURAZIONE MENSILE O OGNI 4 SETTIMANE?

C'è confusione, utenti arrabbiati e gestori scontenti. Vediamo come la temutissima Agcom è intervenuta di recente a tutela dei consumatori.

22/05/2017
Notizie

L'intento di oggi è quello di fare chiarezza su di un argomento che nei primi mesi del 2017 ha suscitato non poche polemiche, stiamo parlando della cadenza di fatturazione dei costi per i servizi erogati dalle compagnie di Telecomunicazioni in Italia.

Per i servizi Voce e Internet fissi a casa o al lavoro non ci sono più storie. La fatturazione dunque deve essere mensile, lo stabilisce la delibera 121/17 che pone modifiche alla delibera 252/16, dove si legge che "...per la telefonia fissa la cadenza di rinnovo delle offerte e della fatturazione deve avvenire su base mensile o suoi multipli."

In questo modo si tenta di impedire ai gestori di fatturare al cliente 13 mensilità all'anno anzichè 12. Il conto (e il vantaggio) è molto semplice: 28 giorni(4 settimane) x 12 (mensilità) = 336 giorni. Tenuto conto che un anno è composto da 365 giorni la differenza è pari a 29 giorni, se poi il servizio che ti sto offrendo o che ti offrirei adesso è identico a quello precedente che costava 12 "mensilità", ecco che la questione si complica.

Per la telefonia mobile invece il discorso cambia radicalmente. Il Garante delle Comunicazioni NON ha ancora deciso invece di intervenire in merito allo specifico settore, lasciando quindi inalterata la facoltà dei gestori a fatturare i costi per i servizi erogati con cadenza minima di 4 settimane e con l'obbligo da parte di quest'ultimo, ad informare attraverso SMS l'avvenuto addebito. E' opportuno segnalare che ad oggi tutti i gestori di telefonia mobile hanno adottato la fatturazione ogni 4 settimane.

Unica eccezione, per il momento, qualora il servizio di telefonia mobile fosse abbinato ad un servizio di telefonia fissa (ovvero acquistati contestualmente in un'offerta a pacchetto) la fatturazione avrà cadenza mensile sia per la parte fissa che per quella "mobile".

Questa situazione, tuttavia, non piace per nulla alle TelCo. Sottolinea che le tariffe in Italia sono ad oggi tra le più basse d'Europa, si legge in una nota del presidente di Asstel Dina Ravera: "Agcom non ha il potere di disciplinare il contenuto dei rapporti contrattuali fra operatori telefonici e clienti", "quale ad esempio la durata di rinnovo e dei cicli di fatturazione, ma può soltanto intervenire a tutela della clientela in materia di trasparenza informativa". 

L'associazione promette di intervenire con forza a difesa gli interessi dei propri associati: "Tuteleremo i diritti dei nostri associati nelle sedi più opportune" e aggiunge, "con l'obiettivo di ripristinare il diritto degli operatori al libero esercizio dell'attività di impresa".